"The imitation game" tratto da http://www.artribune.com/2014/12/the-imitation-game-benedict-cumberbatch-e-alan-turing/ |
Non vi racconterò certo la storia, in quanto non voglio togliervi neanche un'emozione che il film vi regalerà. Tuttavia, sappiate che si tratta di una grandissima impresa scientifica, ed è proprio questa la sensazione che avrete dopo aver visto il film. Una missione gigantesca, con persone che lavorano senza sosta per raggiungere un obiettivo che interessa milioni di persone (all'epoca, per via della guerra). Oggi so che - sostanzialmente - se sto scrivendo con un computer lo devo a Turing, perché il mio PC non è altro che un'evoluzione della sua macchina, detta Macchina di Turing. Allora oggi dobbiamo considerare che il suo lavoro è stato utile non per milioni, ma per miliardi di persone.
Ma la Macchina di Turing è legata al calcolo automatico, agli algoritmi e quindi ad un certo linguaggio matematico. Il linguaggio matematico usato per descrivere ed osservare il calcolo automatico influenza l'accuratezza dei risultati che si possono ottenere. Infatti, molto spesso, il problema non è rappresentato da risultati errati, ma piuttosto da risultati poco precisi.
Prof. Yaroslav Sergeyev - tratto da http://www.technology.org/2015/02/05/infinity-minus-infinity-future-mathematics-technology/ |
Lo stesso oggetto - una Macchina di Turing -. può essere descritta con differenti linguaggi matematici e i risultati possono essere differenti (ma non contraddittori), in termini di maggiore o minore precisione. D'altronde - abitualmente - distinguiamo l'oggetto dallo strumento utilizzato per osservarlo. Ad es. un'ala di un insetto è diversa dal microscopio che utilizziamo per osservarla. Ecco: lo stesso dovrebbe valere in matematica. In questo modo potremmo aver bisogno - anche in matematica - di strumenti più precisi (un microscopio di nuova generazione supera decisamente - in fatto di prestazioni - i microscopi di una volta!!!).
Esiste infatti un'altra grande impresa scientifica: quella di rinnovare, potenziare, migliorare e semplificare gli strumenti di osservazione che si utilizzano in matematica. A questa impresa sta partecipando il Prof. Yaroslav Sergeyev, con molti contributi, fra i quali anche l'applicazione di un nuovo metodo matematico alla Macchina di Turing.
Per chi vuole approfondire, ecco i tre articoli scientifici scritti con il mio collega Prof. Yaroslav D. Sergeyev. Il nostro omaggio ad Alan Turing e spero una lettura stimolante per chi andrà a vedere "The Imitation Game"...: [1] Sergeyev Ya.D., Garro A. (2013) Single-tape and multi-tape Turing machines through the lens of the Grossone methodology, Journal of Supercomputing, 65(2), 645-663 ( http://www.theinfinitycomputer.com/Turing_2.pdf ); [2] Sergeyev Ya.D., Garro A. (2010) Observability of Turing Machines: a refinement of the theory of computation, Informatica, 21(3), 425–454. ( http://www.theinfinitycomputer.com/PaperYSAG.pdf ); [3] Sergeyev Ya.D., Garro A. (2015) The Grossone methodology perspective on Turing machines, in "Automata, Universality, Computation", A. Adamatzky (ed.), Springer Series "Emergence, Complexity and Computation", Vol. 12, pp. 139-169 ( http://www.theinfinitycomputer.com/TuringMachinesChapter.pdf ) ...buona lettura e visione !
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