sabato 21 febbraio 2015

SCIENZA IN CUCINA: IL POLLO DI NEWTON

Sfogliare un libro fatto di carta - in un prossimo futuro - potrebbe diventare una cosa molto rara. Dovremmo quindi tutti approfittarne oggi, perché esistono ancora case editrici che pubblicano i libri come si facevano una volta. Non c'è bisogno di nessun dispositivo per leggerli, basta una comoda poltrona e un momento di pace.

"Il pollo di Newton" di Massimiano Bucchi, ed. Guanda

Pensate poi ad un buon libro, di quelli che suscitano il piacere della lettura e il divertimento, ma spiegano anche cose molto interessanti. Immaginate infine che l'argomento  "scienza in cucina" sia fra i vostri preferiti. La necessaria e inevitabile conseguenza delle premesse fatte (come se fossero parte di un teorema) è un'unica conclusione: "Il pollo di Newton - La scienza in cucina", scritto da Massimiano Bucchi e pubblicato da Ugo Guanda Editore.

Io ho cominciato a leggerlo anche perché faccio parte dei docenti dell'Accademia Pizza e Scienza, quindi è mio compito raccontare cose interessanti agli studenti, facendo loro capire come la differenza fra un "Pizzaiolo Accademico" ed un pizzaiolo qualunque sia proprio la scienza in cucina. D'altronde non mancherò di segnalarvi altri buoni libri sull'argomento, poiché credo che ciascuno debba formarsi una specifica biblioteca. Fatta di carta, come una volta, e che possa rappresentare una solida base per il lavoro, la professione e il futuro.

Tutti sappiamo che oggi la scienza è molto importante. Ma forse non ci siamo mai soffermati a pensare a come essa possa legittimare la sua presenza e rafforzare la sua importanza. Nelle prime pagine de "Il pollo di Newton", Massimiamo Bucchi ci invita ad una riflessione. La scienza innanzitutto è utile, in quanto ha ricadute fondamentali soprattutto nel settore medico e in quello tecnologico. Ma non solo: la scienza è "fonte di arricchimento culturale, piacere estetico e perfino intrattenimento".

La scienza in cucina occupa un posto particolare. E' certamente utile, ma non punta ad "offrire il meraviglioso o il fuori dall'ordinario", in quanto il suo obiettivo è soprattutto quello di entrare nella nostra casa e nella nostra quotidianità. Non vuole contraddire il senso comune, intende piuttosto affiancarlo. Perché, nella preparazione di un certo piatto si procede in un determinato modo? La scienza è in grado di spiegarcelo. E così finirà che impareremo molto di più che una perfetta tecnica di cucina, apprenderemo un po' di chimica, fisica e biologia. Tutto ciò non giungerà dalla classica torre d'avorio dello scienziato avulso dalla società, ma proprio da casa vostra, dalla vostra cucina.

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N.B.: La foto è stata scattata da Walter Caputo. I periodi fra virgolette sono tratti da "Il pollo di Newton".





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