sabato 18 aprile 2015

ETICHETTE E ALLERGENI: NUOVE REGOLE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE

Sappiamo già che - sul fronte della sicurezza alimentare - l'Europa è ben equipaggiata. D'altronde Instar libri ha pubblicato un buon testo sull'argomento, semplice e divulgativo. E l'autrice è stata anche intervistata da Gravità Zero. Insomma, la normativa europea è più restrittiva rispetto a quella in vigore in altri paesi.


Tuttavia, non dobbiamo trascurare che esistono sempre dei margini di miglioramento. Nelle scorse settimane vi ho segnalato cinque cose da sapere sui microorganismi  che potreste trovare nel cibo, citando, anche in quel caso, un buon libro che vi potrà fornire una panoramica completa sull'argomento, ma anche sufficientemente sintetica.

Esempio di etichetta: il pesce (www.salute.gov.it)
Questa volta, invece, sul tema del miglioramento della sicurezza alimentare vi segnalo un interessante pdf del Ministero della Salute, che illustra ciò che dobbiamo sapere sull'etichettatura degli alimenti. Perché ve ne parlo? Perché l'Europa ha fatto un passo avanti nella sicurezza alimentare con il Regolamento (UE) n. 1169/2011 che - dal 13 dicembre 2014 - aggiorna vecchie regole e ne stabilisce di nuove, proprio per stare al passo con i tempi.


"Alimentazione e salute - la sicurezza nel piatto" è l'ottimo articolo che Valentina Luisalba Filippini ha pubblicato su Ratio Famiglia del mese di aprile 2015, proprio al fine di evidenziare le nuove principali regole. Di interesse generalizzato è senz'altro la data di scadenza: se si tratta di "da consumarsi preferibilmente entro il...." sappiate che - dopo quella data - le caratteristiche organolettiche dell'alimento potrebbero essere cambiate, ma non ci sono rischi per la salute. Se invece leggete: "Da consumarsi entro il...", allora non è possibile superare la data di scadenza, nel senso che - dopo quella data - l'alimento non va più consumato.

Alimenti allergizzanti: grano, cozze, crostacei, arachidi, pesce e formaggi
(www.salute.gov.it)

Tra le nuove regole, non possiamo non citare quelle inerenti gli allergeni, ovvero sostanze che possono provocare gravi disturbi o anche allergie in determinati soggetti. Tali sostanze vanno evidenziate sull'etichetta, con caratteri che ne consentano l'immediata identificazione e che possano porli in risalto rispetto agli altri ingredienti, contenuti nell'alimento. A tal proposito, il chimico industriale Matteo Sarzi Amadé, nello stesso numero di Ratio Famiglia, ci spiega che il fenomeno delle intolleranze e delle allergie sta diventando piuttosto importante.

La novità giuridica di assoluto rilievo è che gli allergeni, dal 13 dicembre 2014, devono essere segnalati anche in tutti gli alimenti che trovate al ristorante o che comunque acquistate sfusi, come ad esempio il cibo da asporto. Di conseguenza, gli esercenti dovranno comunicare le informazioni inerenti gli allergeni tramite menu, cartelli, appositi registri. Al limite troverete un cartello che vi indica la necessità di chiedere al personale quesiti sugli allergeni.

Walter Caputo


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